LA VITA DENTRO LE ORGANIZZAZIONI SANITARIE – DI MARIA GIULIA MARINI

E finalmente, sui media, dopo il lungo silenzio post Covid si torna a parlare di sanità. Le notizie che ci giungono sono quelle di visioni differenziate tra sanitari e governo sulle pensioni anticipate, di un medico su due in burn out (52%), una percentuale che si abbassa di poco per gli infermieri  (45%, 2023 Sole 24ore Sanità, 2023).

Da eroi applauditi sui balconi a risorse oggi “scarse”, “preziose” e “senior”: il numero chiuso dell’ultimo ventennio e i contratti brevi, il COVID -19, l’aumento dell’età della popolazione, l’aumento del malessere mentale post Covid e da conflitti bellici in Europa hanno fatto sì che “la classe medica e infermieristica” debba e voglia rivedere e ripensare le regole della propria vita professionale dentro e fuori dalla organizzazione di appartenenza.

È per fare luce e chiarezza sulla vita dentro le organizzazioni sanitarie che ISTUD Sanità e Salute ha progettato la ricerca quantitativa e narrativa: per la parte numerica ci si rifà al questionario di Cristina Maslach per valutare il rischio di burn out. Per la parte qualitativa, vi sono stimoli molto semplici che invitano alla narrazione come “Mi sento…”,  “Penso…”  e “Voglio…”.

Vi preghiamo, professionisti sanitari, di prendervi qualche minuto per sostare a riflettere su questo tema nel più completo anonimato,  che riguarda una identità professionale con contorni difficili da definire, tra una possibile massima stagnazione e un dinamismo fortemente accelerato. 

Vi chiediamo di partecipare entro il 31/12 /2023: noi saremo pronti con un primo report di restituzione su Cronache di Sanità e Medicina Narrativa a fine gennaio, e vorremmo inviare i risultati agli organismi ministeriali,  alle associazioni di categoria medica e alle società scientifiche.  Questo nella logica di mantenere- costruire- ricostruire un sistema socio sanitario secondo i 17 obiettivi delle Nazioni Unite di  Sviluppo Sostenibile.

Maria Giulia Marini

Epidemiologa e counselor - Direttore Scientifico e dell'Innovazione dell'Area Sanità e Salute di Fondazione Istud. 30 anni di esperienza professionale nel settore Health Care. Studi classici e Art Therapist Coach, specialità in Farmacologia, laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Ha sviluppato i primi anni della sua carriera presso aziende multinazionali in contesti internazionali, ha lavorato nella ricerca medica e successivamente si è occupata di consulenza organizzativa e sociale e formazione nell’Health Care. Fa parte del Board della Società Italiana di Medicina Narrativa, Insegna all'Università La Sapienza a Roma, Medicina narrativa e insegna Medical Humanities in diverse università nazionali e internazionali. Ha messo a punto una metodologia innovativa e scientifica per effettuare la medicina narrativa. Nel 2016 è Revisore per la World Health Organization per i metodi narrativi nella Sanità Pubblica. E’ autore del volume “Narrative medicine: Bridging the gap between Evidence Based care and Medical Humanities” per Springer, di "The languages of care in narrative medicine" nel 2018 e di pubblicazioni internazionali sulla Medicina Narrativa. Ha pubblicato nel 2020 la voce Medicina Narrativa per l'Enciclopedia Treccani e la voce Empatia nel capitolo Neuroscienze per la Treccani. E' presidente dal 2020 di EUNAMES- European Narrative Medicine Society. E’ conferenziere in diversi contesti nazionali e internazionali accademici e istituzionali.

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  1. Carmela

    Interessante

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