Il tono della voce, il contatto visivo, le espressioni facciali e come muoviamo i nostri corpi, possono avere un enorme impatto su come percepiamo le interazioni di una persona con noi. Il linguaggio del corpo rende conto della maggior parte della nostra comunicazione, e non è tanto quello che diciamo, ma come lo diciamo.
In uno studio della University of Michigan, sono emerse alcune interessanti scoperte riguardanti come i dottori e i pazienti si vedano a vicenda. Il capo ricerca di questo studio, il dr. Micheal Fetters, dalla scuola medica della University of Michigan, ha dichiarato che i risultati sono simili ad altri studi realizzati sulla relazione fra paziente e medico:
In futuro speriamo che questo metodo di registrazione e di revisione di questo tipo d’interazioni possa ispirare interventi mirati per migliorare le prese di decisioni mediche e l’interazione dottore-paziente, fornendo una comprensione più completa del tipo di segnali sui quali dottori e pazienti si relazionano.
Basandosi sul comportamento, sull’atteggiamento, sull’apparenza e su altri segnali sottili, i pazienti vedono i dottori in una determinata maniera. Per i medici, i vaghi segnali che vengono dai loro pazienti possono addirittura influenzare il trattamento prescritto.
I ricercatori hanno scoperto, dopo aver studiato 18 dottori e 36 pazienti al momento di checkup generali, che i dottori formano un’opinione attraverso l’aspetto del paziente, anche se il checkup era una visita di routine. Il modo in cui parlavano e si comportavano veniva annotato al fine di controllare una possibile depressione.
Il linguaggio del corpo e i segnali non verbali sono stati osservati al fine di vedere se il paziente potesse far trasparire informazioni importanti o evitare di rispondere a determinate domande. Questo può essere il segnale di una possibile dipendenza o disordine o addirittura segni d’abuso.
Il paziente giudica i dottori da quanto sono premurosi, da quanto tempo passano con loro, e se vi è un buon contatto visivo. Riveste inoltre un grosso impatto quanto a proprio agio il dottore riesca a farli sentire.
Se il paziente si appresta a parlare di qualcosa di difficile, imbarazzante o terrificante, il modo in cui si comporta il dottore all’interno della stanza può essere il fattore decisivo che farà aprire o meno il paziente. La prima impressione è quella che conta, e il paziente può farsi quest’idea entro un minuto o due da quando il medico fa ingresso nella stanza.
Fonte: Doctor and Patient Judge Each Other by Behavior and Appearance – By Susan Cody
Ho trovato molto interessante l’articolo sul linguaggio non verbale fra medici e pazienti . Lavoro in campo sanitario anche se non appartengono a questo ruolo e dalla mia trentennale esperienza posso confermare l’importanza di questo aspetto soprattutto per il raggiungimento di una buona compliance terapeutica. Sarebbe opportuno che i medici e tutto il personale sanitario fosse formato anche alla relazione con i pazienti stranieri sempre più presenti nelle nostre strutture . Forse utopistico ma spero che presto il personale sanitario potesse, nelle loro riunioni giornaliere sui casi , discutere anche di questi aspetti più psicoetnografici che sono anch’essi parte importante in una relazione terapeutica.