Le Diversity and Inclusion nel lavoro prevedono un insieme di iniziative di sensibilizzazione, informazione e ricerca sui molteplici campi inclusi, dall’age management, al gender, alla multiculturalità e alla Disabilità.
Rispetto Disabilità, il suffisso dis– è negativizzante, e indica qualcosa di divergente rispetto all’Abilità. L’Inclusione non si è fermata per queste divergenze e nel 1975, nella carta dei diritti dell’ONU per le persone disabili, è presente il diritto al lavoro. Nel 2001, l’OMS ha ribadito che la persona con disabilità deve essere gestita secondo il modello biologico, psicologico, e sociale e noi di ISTUD aggiungiamo un quarto elemento, quello esistenziale, il senso del vivere.
Molte sono le disabilità, tra visibili e invisibili: presentiamo un caso che ha coinvolto medici, persone con l’epilessia come disabilità, con le loro associazioni tra cui LICE (Lega Italiana contro L’Epilessia), il Ministero della Salute e i sindacati riuniti nel 2022 a dare seguito alle osservazioni emerse dallo studio di medicina narrativa, “Epilessia e Lavoro”.
147 narrazioni di persone con epilessia raccontano il forte impatto della disabilità sull’inserimento lavorativo e sul mantenimento del lavoro, a causa dello stigma e della scarsa conoscenza di questa condizione, in molti casi controllabile farmacologicamente.
Le persone con epilessia si trovano spesso costrette a non comunicare l’epilessia durante i colloqui di lavoro, per i troppi insuccessi di assunzione. Una volta ottenuto il lavoro, il 46% di persone con epilessia continua a non parlarne ai colleghi. A ciò si aggiunge un 16% di allontanamenti dal lavoro successive ad una crisi epilettica.
Sono narrazioni autentiche in cui le implicazioni lavorative (dalla mancata assunzione, al non rinnovo del contratto e/o al licenziamento per non aver detto della propria condizione) emergono inequivocabilmente. Il lavoro per le persone con epilessia, e di disabilità in generale, è invece un elemento di acquisizione di autostima, autonomia e senso.
Questa discriminazione, malgrado le dichiarazioni sulla Disabilità del 1975, non può più essere accettata e va perseguita l’inclusione. ISTUD sta lavorando insieme a LICE e ai sindacati per realizzare un modello di best practice nel lavoro. Una formazione all’ingresso nel lavoro per le persone con epilessia, riferita soprattutto allo smart working, ai medici del lavoro affinché conoscano questa condizione, (modello per l’inclusione con altre disabilità), e ai responsabili delle risorse umane, che attraverso i colloqui di selezione sono la prima interfaccia con i collaboratori.
L’“utopia” delle Associazioni con Epilessia è non dover più nascondere la disabilità e di trovare un lavoro, senza dover mentire e tacere. Anche perchè le evidenze indicano che maggiore è il grado di condivisione nel luogo di lavoro, maggiore è la produttività.