RAPPORTO MEDICO – PAZIENTE

Parole di medici, parole di pazienti: counselling e narrativa in medicina
Giorgio Bert, Il Pensiero Scientifico, 2003

All’interno di una relazione, l’identità di coloro che interagiscono è definita da una narrazione: ognuno si racconta a se stesso e agli altri in un determinato modo. Così il paziente si racconta al medico, e questa narrazione è presentata come la descrizione vera e completa di colui che racconta. Il fatto è che le narrazioni cambiano col tempo, con la situazione emotiva, con il contesto: ognuno di noi ha molte, diverse identità, tutte in qualche modo vere e contemporaneamente tutte provvisorie. La malattia tende a bloccare il paziente in un’unica immutabile narrazione, che ben di rado la logica è in grado di smontare. é in questi casi che si rivelano utili le abilità di counselling: il compito del counsellor è, infatti, quello di aiutare il paziente a esplorare altre e diverse narrazioni di sé, a individuare nuovi percorsi o, come si dice, nuovi mondi possibili.

 

Il medico, i pazienti e i familiari
Anna Maria De Santi, Iole Simeoni, Edizioni SEED, 2009

Comunicare una diagnosi infausta, illustrare le modifiche al piano terapeutico, spiegare la necessità di passare dalla terapia curativa a quella palliativa, chiarire gli esiti degli esami diagnostici, far comprendere la necessità di sottoporsi a un intervento: sono tutte situazioni comunicative complesse in cui al medico sono richieste abilità specifiche. Attraverso l’analisi di raccomandazioni, linee guida, questionari e griglie di valutazione relative ai diversi casi che si possono incontrare quotidianamente, il libro aiuta il medico ad accostarsi al tema della comunicazione efficace e del counselling, fornendogli suggerimenti e strumenti di pratica applicazione.

 

Narrare la malattia: lo sguardo antropologico sul rapporto medico-paziente
Byron Good, Edizioni Di Comunità, Torino, 1999

Mai come in questo periodo la medicina ha subito la sua potenza tecnologica, e mai come ora ha mostrato una crisi profonda di credibilità da parte dei pazienti. Che cosa è accaduto del rapporto tra il medico e il paziente? Che cosa rende l’incontro medico il luogo di un dialogo frammentario e frustrante? Perché la medicina non risponde alle domande più concrete che i pazienti pongono? Il medico pretende di imporre la sua razionalità e di catalogare le credenze della medicina popolare come superstizione. Tuttavia, così facendo, impedisce di comprendere la narrazione del paziente, le sue ragioni profonde.

 

La visita medica centrata sul paziente
Egidio A. Moja, Cortina, 2000

Tema del volume sono i limiti dell’attuale medicina, che si occupa peculiarmente della biologia della malattia. Ma il libro non si ferma a una critica documentata ma intende anche portare un contributo alla medicina “centrata sul paziente”, un nuovo modello che non vuole essere alternativo al modello tradizionale ma ne allarga i confini conservandone la scientificità. Il libro riporta inoltre numerosi casi clinici, in particolare colloqui tra medico e paziente, tratti dalla realtà italiana e raccolti attraverso videoregistrazioni di visite ambulatoriali.

 

La storia del paziente: un approccio integrato all’intervista medica
Robert Smith, Il Pensiero Scientifico, 1997

Come ascoltare e come parlare al malato? Come interpretarne i desideri e le aspettative?Come ottenere il suo accordo sulle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche rispettando la sua autonomia ed indipendenza?Come affrontare le problematiche specifiche che si manifestano nella medicina generale?Come comunicare con pazienti con disturbi dell’udito o del linguaggio, con pazienti anziani o non collaborativi?Le risposte che questo volume offre non sono “ricette” da seguire in maniera meccanica nel colloquio tra medico e paziente, ma costituiscono una guida preziosa al metodo clinico globalmente inteso. Il largo uso di brani di interviste con pazienti coinvolge il medico nella lettura e aiuta a trasferire nella pratica i preziosi suggerimenti dell’autore. Robert C. Smith è tra le massime autorità in tema di rapporto medico-paziente e l’edizione italiana del suo volume risponde alla crescente domanda di efficaci e moderni strumenti di aggiornamento per il medico.

 

Medical Humanities e medicina narrativa. Nuove prospettive nella formazione dei professionisti della cura
Lucia Zannini, Raffaello Cortina, 2008

La medicina narrativa valorizza la storia del paziente, che diventa un fondamentale strumento di conoscenza della malattia, essenziale per costruire un efficace progetto terapeutico. Esercitare una medicina narrative-based-on significa tuttavia limitarsi ad ascoltare la storia del malato ma proporsi l’ambizioso obiettivo di costruire con il paziente una “buona storia di malattia”. Questo obiettivo richiede ai professionisti della cura nuove competenze di tipo narrativo. Come acquisirle? Attraverso le medical humanities, cioè mediante una formazione basata sulle storie, sia di finzione (romanzi, film) che non (racconti autobiografici). Il volume dedica ampio spazio a questo secondo tipo di storie, offrendo strumenti concreti per sviluppare le pratiche autobiografiche, cui la medicina narrativa è legata a doppio filo, sia dei pazienti sia dei professionisti della cura.

 

Le emozioni dei malati e dei curanti,
Giovanna Ferrandes, Elena Longo, Patrizia Tempia Valenta Centro Scientifico, 2004

Scritto in modo chiaro e didattico il testo si rivolge a tutti coloro che, da posizioni diverse, affrontano i molteplici aspetti della malattia cronica: pazienti e loro familiari, medici, infermieri, psicologi e assistenti sociali. Sin dalle prime pagine emerge con forza, attraverso le storie che accompagnano ogni capitolo del libro, l’intensa esperienza delle persone che si trovano ad affrontare la malattia grave, in particolare le malattie tumorali e l’insufficienza renale cronica. Accanto all’attenzione verso i vissuti emotivi, le autrici danno ampio spazio a informazioni e a suggerimenti molto concreti che permettono al paziente e a chi lo accompagna di disporre di nuovi strumenti conoscitivi per potenziare la propria capacità decisionale.

 

Relazioni ferite. Prendersi cura delle sofferenze nel rapporto io-tu
Maria Luisa Verlato, Maura Anfossi, La Meridiana, 2006

Numerosi sono i modi per prendersi cura delle ferite dell’intersoggettività. Incrociando la psicoterapia umanistica rogersiana con una lettura fenomenologica della teoria dell’attaccamento, questo volume delinea un inedito approccio integrato per la cura dei disturbi della personalità. Secondo questa visione, per affrontare le crisi della vita è necessario che qualcuno (e non qualcosa) ci “riconosca”, ci “accolga”, ci “alleni”, ci permetta di apprendere, di costruire in noi la capacità di dare un senso alle nostre ferite e diventare “resilienti.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.