dal lat. scaena, gr. σκηνή «tenda, fondale del palcoscenico.
Il significato è legato indissolubilmente al mondo del teatro e del palcoscenico e può avere sia un riscontro pratico che metaforico, come ad esempio nelle frasi: “si va in scena!” oppure “quella persona è uscita di scena (anche in ambito politico)”.
Anche se tendono ad avere lo stesso significato scena e palcoscenico si distinguono per l’uso che viene fatto di questi due termini. La parola palcoscenico infatti implica necessariamente una fisicità e materialità mentre la parola scena ha sviluppato anche il senso del fare e dell’agire, “andare in scena” appunto.
Quando “un artista” va in scena porta con sé la propria identità con le sue mille sfaccettature, il proprio vissuto non sta interpretando solo un ruolo.
L’attore contemporaneo tenta, spesso, di togliersi la maschera o le molte maschere che quotidianamente indossa per affrontare la società, la vita privata, il lavoro e i suoi pensieri a favore di una nudità che paradossalmente risulta più artificiale perché subentra sulla scena di un teatro durante uno spettacolo.
Il direttore di scena cura al meglio la rappresentazione fisica seguendo le direttive del regista.
Nel teatro rinascimentale vi erano anche i servi di scena che allestivano il palco, smontandolo e rimontandolo secondo le varie necessità anche durante le esibizioni.
Ad abbellire e ad arricchire il tutto possono esserci anche delle musiche di scena, che allentano o alleggeriscono la tensione, la possono aumentare e hanno anche la funzione di infondere nell’attore e nel pubblico sentimenti come rabbia, paura o tristezza. Possono anche rappresentare le sensazioni del regista o del curatore delle musiche nel momento in cui hanno immaginato la scena.
Il termine scena, in un secondo momento, con la nascita del cinema, è stato ripreso e adattato a questo nuovo ambito. Si è affiancato alla parola cinematografico e ruoli e oggetti sono stati riqualificati e rinati insieme a un diverso punto di vista, portato in luce da questo nuovo modo di fare arte.