[La professoressa Barbara Galbiati insegna Discipline Grafiche presso il liceo artistico U. Boccioni di Milano]
Il corso di studi del Liceo Artistico U. Boccioni di Milano, prevede un biennio comune e la differenziazione in diversi indirizzi nel triennio successivo. I ragazzi della classe 3B, coinvolti in questo progetto, sono al primo anno dell’indirizzo grafico.
A loro è stata commissionata, all’interno di un percorso sulle Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro), la realizzazione di illustrazioni da colorare che potesse diventare libro destinato alle persone che vivono un momento particolarmente difficile della loro vita dovuto al confezionamento di una stomia.
I ragazzi hanno quindi affrontato questa prima esperienza di committenza esterna alla scuola, mettendo in gioco la loro creatività orientata da una richiesta di lavoro con precise e particolari esigenze.
Da parte degli insegnanti, la difficoltà principale è stata quella di conciliare la complessità della richiesta con un’attività didattica adeguata alle competenze degli studenti all’inizio del loro percorso professionale, che avesse un valore formativo specifico per l’indirizzo di studio, ma anche un reale valore professionale.
Il progetto si è articolato in tre diversi momenti di apprendimento. Nella prima fase ogni studente ha ideato ed elaborato un’illustrazione originale adatta alla finalità richiesta, secondo la propria personalità e sensibilità. Questo nucleo di lavori costituisce la ricchezza e la varietà del libro. Nel contempo i ragazzi hanno dovuto acquisire il procedimento progettuale: dalla compilazione del brief, alla ricerca visiva e stilistica, per poi procedere con i primi schizzi alla progressiva elaborazione e definizione dell’immagine, fino alla realizzazione digitale. Ognuno di loro ha cercato con un gioco di immedesimazione nello stato di sofferenza delle persone cui è destinato il libro, di immaginare figure, luoghi, temi, che avessero rispondenza con ciò che a loro stessi procura benessere o forza o positività. Ora un animale, ora un paesaggio o elementi della natura, realizzati con l’armonia delle forme e la fluidità delle linee, riuscendo a rappresentare attraverso il carattere espressivo degli elementi compositivi, la propria personalità. Ciascuno di loro ha scritto inoltre un breve testo di descrizione del concetto su cui ha lavorato visivamente.
Successivamente nella seconda fase, con l’elaborazione di elementi decorativi, si è voluta creare una sorta di continuità stilistica, in modo che il libro assumesse un aspetto corale e coordinato. È stata l’occasione per sperimentare alcune tecniche di stampa tradizionali, come l’acquaforte e la stampa da matrici incise nel linoleum, che hanno permesso ad ogni studente di realizzare un elemento decorativo. Sperimentando la ripetizione modulare, hanno poi creato giochi compositivi originali, apprendendo competenze progettuali, tecniche ed esecutive, sia manuali che digitali.
Un’ultima tipologia di immagine che abbiamo definito “aperta” ha previsto l’ideazione di pagine in cui appaiono solo alcuni elementi per stimolare la partecipazione attiva della persona che colorerà il libro, invitandola ad intervenire completando l’immagine appena suggerita.
Una fase conclusiva, che ha coinvolto particolarmente i ragazzi è stata quella collettiva, di redazione del libro, con il coordinamento delle illustrazioni singole con i testi e con gli elementi decorativi e della realizzazione della copertina.
L’idea di poter dare con il proprio lavoro un contributo concreto ad un cammino di riabilitazione e l’aver compreso cosa significa vivere un’esperienza di malattia si sono fortemente intrecciate alle finalità del lavoro richiesto giocando un ruolo importante in questo progetto. Il coinvolgimento emotivo ha prodotto una forte motivazione nei ragazzi che hanno accolto questa opportunità con serietà e partecipazione.