Nella Chart of Humanities, raccogliamo le voci di esperti delle Humanities for Health che ci hanno narrato i loro pilastri-guida ai tempi del COVID-19. Riportiamo qui la testimonianza di Neil Vickers, Co-Director del Centre for Humanities and Health, e Professore di Letteratura Inglese & Health Humanities al King’s College London.
Modello biologico
Cerco di uscire e di fare una lunga passeggiata ogni giorno, diciamo, per circa un’ora. Ho avuto un virus influenzale per tre settimane e mi chiedo se non sia una variante di COVID-19 di livello molto basso. Probabilmente non lo è. Ma so che non mi sentirò molto incline a fare esercizio fisico finché non passerà.
Modello psicologico
Spesso penso che la cosa più difficile per i ricercatori sia avere accesso alla propria mente. Ci sono così tante distrazioni che ci allontanano. Donald Winnicott parlava sempre di persone che si sentivano obbligate a “raccogliere i colpi”. È difficile combattere questa costrizione al tempo del COVID-19. Ci sono così tanti articoli interessanti da leggere. La maggior parte delle riviste mediche ha reso gratuiti gli articoli relativi a COVID-19, e così anche la maggior parte dei giornali. Quindi cerco di guardarli solo una volta al giorno. Non sempre ci riesco.
Modello sociale
Una cosa che mi diverte in questo periodo è che mi sto riconnettendo con persone con cui avevo quasi perso i contatti. Sto bevendo tazze di tè virtuali e persino cocktail virtuali con vecchi amici, il che è divertente.
Modello spirituale
Mi piace ascoltare tanta musica che non conoscevo. La musica è la forma d’arte che significa di più per me. Sto scoprendo molte opere di Handel e quartetti d’archi Haydn.