Il termine stereotipo deriva dall’aggettivo greco στερεος e dal sostantivo τυπος che insieme significavo dura impressione, utilizzato, alla fine del Settecento, nella sua forma composta per la prima volta in francese, stéréotype,da un tipografo di nome Firmin Didot per definire il suo metodo di stampa.
In italiano, la parola stereotipo, puo avere diverse accezioni dovute al suo impiego in campi diversi, come ad esempio la psicologia oppure la sociologia, ma la definizione prevalente è: opinione precostituita su persone o gruppi, che prescinde dalla valutazione del singolo caso ed è frutto di un antecedente processo d’ipergeneralizzazione e ipersemplificazione (Treccani, Enciclopedia, Stereotipo).
Negli ultimi anni si è notato e accertato che anche all’interno del mondo della medicina gli stereotipi sono presenti e tanto impattanti quanto in altri campi o in altri contesti sociali.
Ad esempio, è comune l’idea che le donne debbano necessariamente occupare ruoli di cura così nel lavoro come nella vita familiare, dove ci si aspetta che si prendano carico delle responsabilità domestiche e delle cure per i propri cari, il che può limitare le loro opportunità di carriera e sviluppo personale.
Inoltre, sono anche percepite, spesso, attraverso una lente di vulnerabilità e fragilità, tanto che si presume che le donne siano più emotive e soggette a condizioni psicologiche come l’ansia o la depressione. In un contesto di cura, possono trovarsi a dover giustificare le proprie esperienze, mentre i professionisti della salute possono tendere a interpretare le loro lamentele come un’overreacting o un’ipersensibilità.
Gli uomini, invece, sono spesso spinti a conformarsi a ideali di mascolinità che li distaccano dalle emozioni e dalla vulnerabilità, rendendo difficile per loro esprimere le proprie sensazioni. Questo può portare a un ambiente lavorativo in cui si sentono obbligati a dimostrare costantemente la loro competenza, a scapito di un approccio più collaborativo e umano.
Sono spesso visti attraverso la lente della forza e dell’autosufficienza quindi all’apparenza mantengono l’immagine di persone più resilienti e meno propensi a cercare aiuto per problemi di salute, un comportamento che può essere attribuito a ideali di mascolinità tradizionale.
Oltre al genere, gli stereotipi intaccano anche alcune fasce di età. Le persone anziane possono essere viste come fragili e incapaci, mentre i giovani possono essere percepiti come meno meritevoli di attenzione, a causa dell’erroneo presupposto che possano gestire da soli i propri problemi.
Quali funzioni ha lo stereotipo a livello individuale e sociale?
A livello individuale, possono aiutare gli individui a semplificare la complessità del mondo. Con l’aiuto di alcune categorizzazioni rapide.
Oppure forniscono delle aspettative su come le persone di un certo gruppo si comporteranno. Ciò può aiutare gli individui a navigare le interazioni sociali, anche se talvolta porta a giudizi errati.
Tuttavia hanno anche la capacità di influenzare la costruzione dell’identità personale, l’autoefficacia e l’autopercezione. Ad esempio, le persone possono limitare le proprie aspirazioni o opportunità a causa di stereotipi negativi associati al loro gruppo.
A livello sociale possono giustificare e mantenere strutture di potere esistenti e contribuire a definire le norme culturali. Oppure possono alimentare pregiudizi e comportamenti discriminatori verso una determinata categoria.
Questo potrebbe confonderli con le etichette categoriale, tuttavia i due termini inquadrano due concetti diversi; mentre gli stereotipi sono credenze generalizzate che includono valutazioni emotive e influenzano il comportamento, le etichette categoriali sono classificazioni più neutre utilizzate per descrivere le caratteristiche di un individuo o di un gruppo.
Per superare questi stereotipi, è fondamentale promuovere una narrazione più equilibrata e inclusiva che valorizzi le competenze e le esperienze di tutti i professionisti della salute, indipendentemente dal genere. Ciò implica una maggiore rappresentazione di uomini e donne in ruoli di leadership, la celebrazione di storie che mostrano il contributo di tutti i generi e l’inclusione di una varietà di esperienze all’interno delle narrazioni professionali.
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